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lunedì 30 maggio 2016

FILIPPONE ( GIOVANI UDC ) : RIFORMA PER RIORGANIZZARE LA GESTIONE DEI SISTEMI PORTUALI



"Recentemente il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione ha presentato presso il Consiglio dei Ministri un decreto riguardante la riorganizzazione e razionalizzazione delle autorità portuali. Questa riforma ha lo scopo di riorganizzare la gestione dei sistemi portuali. Attraverso questa nuova riforma, le 24 Autorità portuali attualmente esistenti, di cui al 18 commissariate, verranno ridotte/accorpate in 15 Autorità di Sistema Portuale, che avranno il compito di gestire i 54 maggiori scali italiani. Inoltre, è prevista la formazione di nuovi centri decisionali strategici con sedi nelle maggiori aree portuali, alle quali con l’approvazione di tale riforma verranno accorpate ad altri centri, ai quali viene affidato il ruolo strategico di programmare e coordinare l’intero sistema dei porti inclusi nell’area di gestione. 
La realizzazione di questo nuovo assetto gestionale dei sistemi portuali prevede anche una riorganizzazione semplificata delle autorità di Sistema che include un presidente, un segretario generale, un comitato gestionale ed, infine, un collegio di revisori. Fra le possibili conseguenze di questa riforma vi è l’istituzione di due soli sportelli, ossia uno amministrativo ed uno doganale, in luogo della molteplicità di  strutture precedentemente impiegate al medesimo scopo.  Il vantaggio di questa nuova impostazione è una semplificazione e riduzione delle tempistiche richieste per le varie procedure che hanno luogo nei sopracitati uffici.  Per quanto riguarda la Regione Calabria, il decreto prevede l’istituzione della nuova Sede Autorità di Sistema Portuale dello Stretto presso il porto di Gioia Tauro, in cui verranno accorpati il porto vecchio e nuovo di Crotone, di Corigliano Calabro, di Taureana, di Vibo Valentia, di Reggio Calabria, di Villa San Giovani, di Messina, di Milazzo e di Tremestieri. Lo scorso 24 maggio  la riforma è già stata discussa in Senato, ed attualmente è in attesa di approvazione presso le commissioni parlamentari allo scopo di raggiungere la sua piena esecutività. Tuttavia, le varie Regioni interessate alle modifiche apportate dalla riforma, hanno richiesto una proroga di tre anni per l’entrata in vigore di questa stessa, con l’intenzione di mantenere entro la data stabilita gli attuali assetti gestionali. Ad oggi il decreto ha già incassato un parere positivo da parte del Consiglio di Stato, sebbene non manchino le critiche riguardanti la proroga richiesta dalle Regioni. Acconsentire a tale rinvio voluto da alcune Regioni piuttosto che altre, significherebbe aprire uno scenario paradossale, in cui convivrebbero autorità portuali nominate sulla base della vecchia legge 84/94 e della nuova riforma in attesa di approvazione.
In particolar modo i vari organi che si occupano della gestione portuale non godrebbero di totale autonomia nello svolgimento dei loro compiti: i commissari, infatti, potrebbero operare per le opere portuali ma non avrebbero accesso ai piani urbani retrostanti. Le autorità di sistema, previste dalla nuova norma, non avrebbero competenze amministrative complete, mentre le autorità portuali verrebbero disciplinate secondo la vecchia normativa. In questo modo l’agenzia delle entrate e delle Dogane dovrebbero adattare la propria organizzazione alle diverse scelte optate dalle singole regioni. Questo scenario genererebbe una grande confusione per gli investitori Internazionali che dovrebbero operare ed investire nel Paese. Questa riforma si rivela, dunque, funzionale alla semplificazione dell’organizzazione gestionale e burocratica del sistema portuale, pertanto l’auspicio è  che possa proseguire nel suo iter definitivo ed essere eseguita nei suoi schemi iniziali senza incorrere in veti incrociati, che bloccano il meccanismo decisionale delle democrazie. Gli esiti sarebbero indubbiamente positivi anche per la Regione Calabria, in quanto potrebbe registrarsi un rafforzamento del sistema economico e si potrebbe intraprendere un percorso di crescita e di sviluppo, che unito all’istituzione della ZES( con agevolazioni fiscali che ne comporta) e una rete di infrastrutture efficiente renderebbe la Calabria una punto nevralgico in cui confluirebbero Estremo Oriente, Africa e Nord Europa. Dunque, il porto di Gioia Tauro si rivelerebbe determinante per lo sviluppo della Regione, ma anche per l’intero Paese, poiché potrebbe influire sull’incremento del  PIL in un momento di grandi difficoltà economiche".

sabato 28 maggio 2016

IL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO ALLA PRESENTAZIONE DEL TORNEO VIBO VA IN GOAL



Si è svolta ieri pomeriggio 27/05/2016 presso i locali dell' associazione Sacra Famiglia a Vibo Valentia, la cerimonia di inaugurazione del torneo calcistico VIBO VA IN GOAL... Presente all' evento il Coordinatore Nazionale Udc Giovani Marco Martino che ha esortato i presenti a valorizzare iniziative di questo genere mirate alla crescita culturale di gruppo dell' intera Città. 

GIOVANI UDC POPOLARI EUROPEI SPONSOR TORNEO VIBO VA IN GOAL



I Giovani udc popolari europei hanno contribuito all' organizzazione dell' evento calcistico Vibo Va In Goal...

lunedì 23 maggio 2016

RICCARDO CICCHETTI E' IL NUOVO COORDINATORE PROVINCIALE GIOVANI UDC PER L' AQUILA



Il Coordinatore Nazionale Giovani Udc Marco Martino ha provveduto a nominare Riccardo Cicchetti classe '97 Coordinatore Provinciale dei Giovani udc per L' Aquila. Noto da tempo, nonostante la sua giovanissima età, per il suo profuso impegno destato al territorio ed ai cittadini, sono sicuro che Riccardo saprà rappresentare alla perfezione le istante del nostro movimento durante gli incontri pubblici e nelle opportune attività. Consapevole di un necessario radicamento nei territori che stiamo egregiamente mettendo in atto, chiedo al neo Coordinatore di lavorare sulla meritocrazia dei giovani e quindi sulle loro capacità. Questo al fine di consentire la crescita di una adeguata e nuova classe dirigente che abbia le capacità di amministrare la cosa pubblica nel migliore dei modi. Reputi pure la mia mia figura a sua completa disposizione per ogni evenienza. Auguri di buon lavoro 

GIOVANNI FALCONE, PER NON DIMENTICARE.... GIOVANI UDC POPOLARI EUROPEI


venerdì 20 maggio 2016

RIMODULAZIONE COORDINAMENTO REGIONALE GIOVANI UDC CALABRIA


Il coordinatore nazionale giovani udc Marco Martino rende noto di aver provveduto a sostituire il vicecommissario regionale udc giovani Calabria Francesco Madeo. Il nome del nuovo vicecommissario regionale giovani sarà reso noto nei prossimi giorni .
"Lo ringrazio - afferma in una nota - per lo straordinario lavoro svolto dallo stesso Madeo alla crescita del partito, spero colui il quale andrà a sostituirlo possa continuare ad offrire un importante contributo di crescita ad un movimento straordinario come questo in continua evoluzione. Il lavoro di radicamento sarà sempre più accentuato, nei prossimi giorni- prosegue il Martino- si passerà alle altre regioni dove intendiamo nominare i coordinatori regionali giovanili affinché possa mettersi a lavoro una macchina ferma ormai da molto tempo e che faccia crescere una nuova linfa vitale di giovani dirigenti non improvvisati bensì costruiti su forti valori di capacità".

mercoledì 18 maggio 2016

IL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO SI SCHIERA DALLA PARTE DEL CARDINALE BAGNASCO



Dalla parte di Bagnasco e senza alcun tentennamento. Da coordinatore nazionale centro sud del movimento giovanile dell' Udc, a nome dell' intero gruppo dirigente giovanile, condividiamo convintamente il discorso di Sua Eminenza Cardinal Angelo Bagnasco, all' assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana. L' equiparazione delle unioni civili al matrimonio ed alla famiglia è diventata legge italiana. Il regresso, porterà come da annunci dell' On. del Partito Democratico Monica Cirinnà, alle adozioni di coppie omosessuali, e la brutale forma di acquisto del bimbo, ovvero l' atroce e disumana compravendita di vite umane, l' utero in affitto. Non ci meravigliamo della linea del Presidente della Cei, anzi, ci danno ancora una volta la forza, per promuovere e partecipare ad assemblee e dibattiti con i cittadini, a nuovi appuntamenti come il family day del Circo Massimo, con l' intento di risvegliare le coscienze dei cattolici, e dell' intera popolazione del Paese. Ci schieriamo, come non poteva succedere altrimenti, dalla parte di Bagnasco, della Cei, delle famiglie, quelle naturali, in seria difficoltà, e con i giovani come noi, che vorranno decidere di mettere su famiglia, non potendo però, avvalersi di tutele ed incentivi, come dimostra il nostro crollo della natalità, correttamente ribadito in assemblea. È vero, i temi fondamentali per il progresso Italiano, sono lavoro, contrasto al gioco d' azzardo, crisi economica e difesa della famiglia. Quella famiglia che lega affetti e sentimenti, che agisce da ammortizzatore sociale per i giovani senza lavoro, anziani con pensioni da fame, disabili e malati. La sua lezione, ci mostra inoltre, l' unità delle famiglie a 'povertà assoluta' che sale a 1,5 milioni, e ci spiega dettagliatamente che in questa gravosa situazione, versano ben il 6,8% di italiani. A cosa servono, presidente Renzi queste leggi innaturali, oltre a sostenere l' ideologia gender che promette solo disgregazione umana e sociale. Distogliere l' attenzione da tutto ciò, e surreale e controcorrente con gli interessi del Paese, che non trovera mai i giovani dello scudocrociato d' accordo.

mercoledì 11 maggio 2016

UNIONI CIVILI ED ADOZIONI GAY : MARTINO ( GIOVANI UDC ) PORRE LA FIDUCIA SU QUESTE TEMATICHE E' SINONIMO DI ARROGANZA E LIMITAZIONE DELLA LIBERTA' DI VOTO


Il valore della famiglia naturale per l' UDC è indissolubile. Il nostro è un partito di ispirazione cristiana, in continuità con il pensiero sturziano prima e degasperiano dopo. I diritti civili legati alla persona sono un' altra cosa, rispetto ad una legge cirinnà incostituzionale, di un simil matrimonio che indebolisce il tessuto etico e morale del nostro Paese. Chi vota fiducia, può liberamente farlo, ma gli impedisce di definirsi da qui a sempre politico cristiano democratico. Una fiducia imposta dal Governo che minaccia la democrazia parlamentare ed azzera il dibattito in aula. Renzi sa bene, che nel parlamento ci sono uomini e donne che hanno tradito il proprio mandato e si sono iscritti al club dei poltronisti anonimi, su cui punta sempre di più. Ben a detto Lemon Giuseppe De Mita, che insieme ai parlamentari dell Udc, hanno convintamente detto mo alla fiducia, in linea con il rapporto sempre più legato tra parlamentari e territori. Vergognosa, troviamo peraltro, la situazione dell’abuso d’ufficio commesso da pubblici ufficiali che non si astengano in presenza di un interesse di un prossimo congiunto come il coniuge: continuerà a essere reato per mariti e mogli, ma non potrà incriminare i partner di una unione civile. Discriminazioni al contrario, cioè più sfavorevoli per le unioni civili, la non punibilità per chi fa falsa testimonianza, mente al pm o compie favoreggiamento personale del prossimo congiunt, la non punibilità di chi a favore di un prossimo congiunto commette reato di assistenza ai partecipi di associazioni per delinquere o con finalità di terrorismo. E qualche paradosso si creera anche nei tribunali, dove oggi un giudice deve astenersi se il coniuge fa il pm o è persona offesa dal reato, sbarramenti che non varrebbero per partner dello stesso sesso legati da unioni civili. Questi sono pochi esempi, rinunceremo pero ad inseguire i cosidetti catto dem del pd e l' Ncd, ne siamo stufi e nauseati. La grande vergogna che si sta consumando a Montecitorio, fa abbassare sempre più il livello politico italiano di oggi, con il Ministro Boschi, che risponde alla Cei in modo inquietante, arrogante e pretestuoso, come se parlasse con un qualunque partito di opposizione in aula. Confermando il nostro no, e ringraziando sentitamente i nostri parlamentari per la loro coerente e determinata decisione, sovrapponendosi allo sbandamento andropologico, difendendomla famiglia naturale prevista dalla costituzione, fondata sul matrimonio tra uomo e donna. L' ennesima deriva autoritaria di oggi, non concedendo al parlamento la libertà di coscenza su tema etici come in tutte le democrazie, non da nulla di buono alla nostra Repubblica, all' etica e alla morale della storia italiana.

SODDISFAZIONE DEL COORDINATORE NAZIONALE UDC GIOVANI MARCO MARTINO PER L' ELEZIONE DI FRANCESCO MOLLICA A PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE BASILICATA

Esprimo grande soddisfazione per l' elezione del caro amico Francesco Mollica a Presidente del consiglio regionale della Basilicata, frutto di un lavoro portato avanti con grande convinzione e passione politica. Ancora una volta registriamo la ripresa del cammino nelle istituzioni dell' UDC, sono certo che il neo Presidente Mollica, saprà difendere i nostri valori e la nostra cultura politica, e che riuscirà a portare avanti il processo popolare che auspichiamo in Basilicata e nel mezzogiorno.

lunedì 9 maggio 2016

RICORRENZA ALDO MORO : LE RIFLESSIONI DEL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO



Come ogni anno, giunge l' indelebile ricordo di questa atroce ricorrenza per mi cattolici in politica, e per tutti gli italiani. Quel 9 maggio, da racconti e immagino, resta un vuoto incolmabile per il nostro Paese. Lo statista Aldo Moro, dopo 55 giorni di prigionia, era lì, steso nel bagagliaio, in via Caetani lo Stato, la libertà e la democrazia ne uscivano sconfitti. Proprio Aldo Moro, che era il Presidente del Partito più grande d'Italia, statista, cattolico, dove proprio in politica, in maniera ferrea e convinta incarnava il pensiero della dottrina sociale della chiesa. Quei valori, ideali, strategie politiche, visione di benessere per il Paese, hanno provocato la fine della sua stesa vita. I suoi scritti, le idee politiche, non sono rimaste chiuse in quel maledetto bagagliaio della Renault 4, ma nelle menti e nel cuore di ognuno di noi. Promotore delle attività della corrente ideologica che lo legava ad altre figure storiche come Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti, ma anche battendosi senza ostacoli, per la centralità democristiana, che nell' ottica di Aldo Moro era "condannata a governare per il bene del nostro Paese e della democrazia". Da grande statista, era riuscito finanche il compromesso storico, impensabile per molti, viste le tensioni Usa e Urss, ma in lui e nella sua strategia prevalse la forza del dialogo, del confronto aperto, della mediazione costruttiva che prevaleva i confini ideologici, ben radicati a quel tempo, dei partiti politici italiani. L' uccisione di Aldo Moro, tentava di cancellare più che una vita umana, una storia, una morale Cattolica, un' etica politica, un' identità, e se ancora oggi, molti o pochi che siano, ci sono ancora iscritti a movimenti politici di tradizione cattolica, lo dobbiamo al grande esempio del Presidente Aldo Moro.
GIOVANI UDC ITALIA

sabato 7 maggio 2016

LA SOLIDARIETA' DEL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO AI DIPENDENTI DELLA FONDAZIONE TERINA LAMEZIA TERME



Profonda vicinanza sento di destarla ai 40 lavoratori della fondazione Terina per la precaria situazione in cui versano ormai da tempo. Mi rendo conto che le cinque mensilità arretrate rappresentano un vero dramma economico sopratutto per chi ha famiglia e figli. Concordo Inoltre con la decisione assunta a conclusione dell’ assemblea tenutasi ieri, a maggioranza di annunciare, con il sostegno operativo delle organizzazioni sindacali, la prossima attuazione di uno stato di agitazione, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla gravissima situazione in cui versa l’unico ente di ricerca della Regione Calabria. Penso che a questo stato di cose debbano rispondere in modo concreto azioni risolutive da parte degli amministratori Regionali che non possono rimanere inermi di fronte a tale emergenza, una emergenza seppur economica che priva fortemente qualsiasi nucleo familiare a vivere dignitosamente. In qualità di coordinatore nazionale giovani sento di offrire ai lavoratori il pieno sostegno anche ad eventuali iniziative che si intenderanno svolgere in seguito. Con grande amarezza ma con forte stima 

venerdì 6 maggio 2016

LA SOLIDARIETA' DI MARCO MARTINO AL CONSIGLIERE UDC DI POMPEI ALFONSO CONFORTI AGGREDITO BRUTALMENTE NEI GIORNI SCORSI



Alle parole del Segretario Nazionale Lorenzo Cesa, sento di esprimere anch io grande solidarietà e vicinanza al consigliere dell UDC di Pompei Alfonso Conforti, per la vile aggressione subita, a nome mio e del movimento giovanile nazionale dell UDC. Il nostro partito continuerà nel tracciare sempre più in modo drastico e lineare i principi legaritari di cui siamo da sempre portatori nelle istituzioni. Dispiaciuti per la vicenda, chiediamo alle forze dell' ordine di fare chiarezza sull' accaduto, e condannare tali gesto, che delegittimato la libertà e la democrazia della comunità di Pompei. 

martedì 3 maggio 2016

L' INCONTRO A VIBO MARINA CON IL SEGRETARIO NAZIONALE LORENZO CESA


 Si è svolta ieri a Vibo Marina l' incontro con il segretario nazionale Lorenzo  Cesa ed i dirigenti di partito