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lunedì 24 ottobre 2016

IL COORDINATORE NAZIONALE DEI GIOVANI MARCO MARTINO ALLA FESTA DELL' AMICIZIA; I MOMENTI SALIENTI






Ad una piazza davvero gremita a San Giorgio Ionico (TA), ho detto ai miei giovani di non svendere i propri valori e di puntare sulla meritocrazia. ( Marco Martino Coordinatore Nazionale Udc )

martedì 18 ottobre 2016

FESTA DELL' AMICIZIA UDC SAN GIORGIO IONICO (TA), MARCO MARTINO PARTECIPERA' AL DIBATTITO PUBBLICO ORGANIZZATO


Il Coordinatore Nazionale Giovani Udc Marco Martino parteciperà al dibattito pubblico organizzato in occasione della " Festa dell' Amicizia " che si svolgerà sabato 22 Ottobre a San Giorgio Ionico TA 

UN GRANDE SUCCESSO L' INCONTRO SUL REFERENDUM DEI GIOVANI UDC






Lamezia Terme - La mobilitazione dei giovani dell’UDC per il NO al referendum del 4 dicembre, si è accesa con l’incontro-dibattito tenuto a Lamezia Terme all’indomani del meeting nazionale di Gallipoli. Francesco Talarico, componente del Direttivo Nazionale Udc, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, il professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato dell’Università del Salento, Luigi Melica e il Deputato di Forza Italia, Roberto Occhiuto sono intervenuti all’incontro. Marco Follini, invece, ha svolto un’analisi sui limiti della riforma costituzionale.

La carta Costituzionale, il Referendum e la riforma che ne conseguirebbe sono stati gli argomenti trattati nel corso dell’incontro che hanno dato spazio a diverse riflessioni tecniche al tavolo dei lavori. L’On. Francesco Talarico ha aperto l’incontro/dibattito focalizzandosi subito su un’Italia spaccata a metà – sul SI e sul No – e questa situazione continua “è un’anomalia, perché l’idea che una riforma dovrebbe avere è una convergenza di tutte le forze politiche e sociali del paese, invece ci troviamo in una situazione in cui il paese è spaccato a metà. L’abbinamento Legge elettorale e riforma costituzionale rappresenta il pericolo maggiore per la nostra democrazia”. L’On. Talarico sottolinea anche come il Presidente del Consiglio abbia “personalizzato questa campagna elettorale in quanto non solo all’inizio abbia ben messo in evidenza che se avesse vinto il NO si sarebbe dimesso, ma che viene utilizzato qualsiasi mezzo ed espediente come riforme ad hoc pur di prendere voti favorevoli come riforme pensioni, riforme lavoro”.Marco Martino – coordinatore nazionale giovani UDC – parla ai presenti aspettando l’appuntamento del 4 dicembre, affermando “tutti noi dovremmo essere assolutamente presenti e dimostrare con i fatti ma soprattutto con i dati che il presidente Talarico e gli altri ci hanno illustrato che il referendum del 4 Dicembre è decisamente una data su cui dobbiamo riflettere molto e votare con consapevolezza un convinto NO”. Martino sottolinea poi, “come movimento giovanile stiamo conducendo una grande battaglia su tutto il territorio nazionale, spiegando a chiare note le motivazioni del NO e le conseguenze di un eventuale vittoria del SI. Questa dunque pensiamo che non sia una battaglia ad personam contro Renzi oppure politica ma è una battaglia a difesa della nostra Costituzione”.
Il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, ha fatto un lungo excursus  su quali potrebbero essere i punti problematici di questa riforma riassumibili nell’espressione: “la riforma costituzionale non va a risolvere i principali problemi per cui è stata pensata”. Mirabelli continua affermando che “il problema dell’iter legislativo non è legato inevitabilmente al bicameralismo paritario, ma dipende dalla politica. La possibilità ‘ibrida’ che la riforma opta per il Senato non supererebbe del tutto l’attuale situazione e apre il rischio di un’opposizione istituzionale da parte dei rappresentanti regionali”. A chiudere i lavori, l’On. Marco Follini che in cinque punti illustra ai presenti le ragioni del NO. “Al primo posto c’è la costituzione, il cittadino che deve andare a votare e un governo che deve togliersi la maschera della furberia” afferma Follini.

giovedì 13 ottobre 2016

MARTINO ( GIOVANI UDC ), GARANZIA GIOVANI UN BLUFF



Giovani calabresi non pagati da circa 600 giorni. Una storia triste, che vede protagonista una delle parti più deboli della società, i giovani. Vi chiederete chi sia questo cattivo imprenditore, invece parliamo proprio della maggiore istituzione calabrese, la Regione Calabria. Con tagli di nastri e politici da ringraziare, era cominciata col botto la grande farsa del progetto “garanzia giovani”, peccato però, nonostante il silenzio assordante dei vertici di rappresentanza governativa regionale, ovvero il Presidente Mario Oliverio e l’assessore di riferimento Federica Roccisano,che detiene senza farne buon uso, le deleghe importantissime per la mostra Regione, ovvero welfare e politiche giovanili. I Giovani calabresi, che hanno prestato lavoro nelle attività delle aziende concernente il programma promosso a bando finanziato dalla Ue, Garanzia Giovani Calabria, inaugurato con tour in tutta la Calabria, che chiamammo pubblicamente vista la modalità, come ritorno del programma televisivo stranamore, dall’allora Assessore Carlo Guccione, e proseguito nel merito della propaganda costante dal successore Roccisano, si definiscono al termine, un grande bluff. Lo dice  Marco Martino, coordinatore nazionale giovanile dello scudocrociato.
Il progetto. “Giovani lavoratori con un stipendio nel netto intorno ai 400 euro, che comprende una prestazione di 30 ore settimanali, alla ricerca di una possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, che nel concreto delle aspettative salariali, li vede fermi al palo da ben 600 giorni. Ai giovani calabresi, viene rimproverato piu volte da parte di questa classe dirigente, di attivarsi nel mercato del lavoro, del sociale e della cultura, ma anche questa volta , gli stessi giovani hanno dovuto fare i conti, con renumerazioni non arrivate e con una politica farsa, di false promesse, e lontane anni luce dalla nostra visione del rispetto da nutrire e promulgare nei confronti di lavoratori, specialmente se questi, sono alla prima prestazione. Dell’impegno sul campo occupazionale in visione da maturare concreta esperienza nella posizione ricoperta, nell’ avvio di percorsi di formazione della stessa, e di aggiornamenti anche innovativi nei vari settori dove i giovani si sentono maggiormente predisposti, con grande passione, sacrificio e voglia di imparare all’interno delle aziende. Oltre ad essere un giovane, immedesimandomi nella vicenda di molti coetanei, devo ahimè quasi sfortunatamente affermare di averci visto lungo, quando nella sede del T Hotel di Catanzaro, giorno 22 marzo c.a., siamo stati chiamati ad esprimere il nostro parere agli Stati Generali Dei Giovani, promosso dall’Assessore Roccisano”.
Il dissenso. “Ho pubblicamente espresso il mio puntuale disaccordo su tutto il percorso intrapreso e soprattutto per la fase del Garanzia Giovani, dove nonostante il mio appello, l’Assessore e il tecnico di riferimento inviato dal Governo, non hanno fatto mancare anche in quella
circostanza al progetto, illusioni e rassicurazioni sul saldo salariale, allora in debito di pochi mesi, oggi ampiamente sforato. Questa nostra battaglia, non deve divenire organo di dibattito strumentale tra partiti, ma che si sappia, terminerà solo quando, magari affiancandoci anche ad altre forze politiche, in termini di apertura con tutti i movimenti
soprattutto giovanili, anche di maggioranza, riusciremo a far sentire la nostra voce, la voce di chi ha subito questa enorme ingiustizia, la voce promulgata del movimento giovanile dell’UDC, con pieno riferimento anche al Governo Nazionale guidato da Matteo Renzi, che dovrebbe, in tutela di quanto sancito dalla costituzione, correre in soccorso ad una Regione che, anche in questa circostanza, mostra tutti i suoi limiti, le sue debolezze e incapacità di governare con regolarità, serietà e rispetto”.

I GIOVANI UDC PER IL NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE



giovani dell'UDC si mobilitano per il NO al referendum del 4 dicembre. L'iniziativa si svolgerà in Calabria: l'appuntamento in agenda è fissato lunedì 17 Ottobre a partire dalle ore 17,30, presso il T Hotel Lamezia a Feroleto Antico (Località Garrubbe, S.S. 280), dove si terrà un incontro-dibattito sul NO al referendum promosso dai Giovani dello Scudo crociato e dal loro coordinatore nazionale, Marco Martino. All’incontro, aperto al pubblico, interverranno, fra gli altri l’onorevole Francesco Talarico, componente del Direttivo Nazionale Udc, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, il Professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato dell’Università del Salento, Luigi Melica e il Deputato di Forza Italia, Roberto Occhiuto.
L’analisi conclusiva degli enormi limiti della riforma costituzionaleverrà svolta dall’onorevole Marco Follini. A dirigere i lavori dell'iniziativa targata Udc sarà l'ex Presidente del Consiglio regionale della Calabria Talarico,secondo cui "sarà un'importante occasione per approfondire le ragioni del No e valutare tutte le criticità di una riforma che, già sul nascere, necessita di essere riformata". In vista del referendum costituzionale che si terrà il 4 dicembre, l'Udc sta assumendo diverse iniziative in tutta Italia "per affrontare i contenuti sbagliati di una riforma che, abbinata all’Italicum, metterebbe seriamente a rischio la tenuta democratica del nostro Paese".