ROMA-In visione della situazione economica, sociale e morale che vive quotidianamente il nostro Paese, ci sentiamo nel pieno dovere etico della politica di esprimere pochi ma chiari concetti sulla caduta degenerativa della politica italiana, che è dettata naturalmente, da un clima di devastante disagio del Paese. Come coordinamento nazionale del movimento giovanile dell'UDC, facciamo nostre, le preoccupazioni del popolo, siamo convinti che la nostra è una proposta concreta e coerente, con i valori, l'identità e la cultura che portiamo avanti con estrema tenacia e passione, che concerne e non discende da una missione cristiana, portatrice di democrazia, libertà e benessere sociale della comunità. Il paradosso della politica, lo si raggiunge nell'orizzonte di una visione ampia e attenta dei governi nazionali fino a circa trent'anni fa, agli attuali governi degli stati europei, che segnano governi stabili, vicini ai cittadini, di grande aiuto per la crescita caratteristicamente popolare, per l'abbattimento di barriere finanziarie, che bloccano i principi della solidarietà e del pieno rispetto dei singoli diritti individuali. Stiamo vivendo in questo periodo storico in Italia, una protesta costante dei ceti medi e dei ceti bassi, uno scollamento tra istituzioni e cittadini, che stanno provocando segnali di allarme nei Paesi che vi erano fondatori della stessa Europa, ma seriamente preoccupante è la situazione italiana, dove non si vedono spiragli di cambi di rotta con visioni programmatiche serie, su cui ne da triste conferma la grave crisi contemporanea. Un altro passo indietro è stato compiuto con la disgregazione della famiglia tramite atti di governo e con voti di fiducia, questo dimostra che quando la delegazione democratico cristiana è debole numericamente, i populismo e la disfatta sono dietro l'angolo. La famiglia può e deve ancora rappresentare un'ancora di salvezza per la società italiana, se si interviene non delegittimandola ma aiutandola concretamente con leggi forti a suo vitale sostegno. Oltre alla famiglia, la difesa della democrazia dovrà avvenire tramite il rispetto e l'applicazione seria della costituzione italiana. I populismi si affacciano al Paese, come unica finta risposta, ma rappresentano una vera minaccia da osteggiare, di questi, non bisogna solo portare la concezione come forze di opposizione in Parlamento, ma soprattutto ben più grave e pericoloso, vi è il populismo di chi governa, annuncia anche con estrema arroganza, ed a questi slogan non da seguito ai fatti che l'Italia ha essenzialmente bisogno. L'unica alternativa a questa sciagura dunque, la sola possibile, è di un centro che abbia la responsabilità di governare, che guardi al Paese con la forza dei fatti. Un centrismo che metta radici profonde sulla sovranità popolare, in modo da recare momenti di unione nazionale e speranza al popolo italiano. Il futuro non è gia scritto, e dovrà ripartire dal popolarismo italiano, come l'unica onorata e gloriosa storia ci insegna.
GIOVANI UDC ITALIA
giovedì 17 novembre 2016
I GIOVANI UDC VISITANO LE ZONE COLPITE DAL SISMA
Una delegazione dei giovani udc con a capo il coordinatore nazionale Marco Martino ed il coordinatore regionale giovani abruzzo Riccardo Cicchetti, si sono nei pressi delle zone colpite dal sisma. Ci piange il cuore ha affermato Martino, vedere tale desolazione ci pone in una condizione di non tranquillità. L' esempio più grande proviene dai cittadini che stanno dimostrandoci una lezioni di vita anche in momenti come questi. Ha concluso Martino: noi non li abbandoneremo. Nel nostro piccolo insieme al movimento giovanile adotteremo forti politiche di vicinanza e sostegno. Non li lasceremo soli questa è una promessa.
IL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA STAMPA SUL NO AL REFERENDUM DI DICEMBRE
L’Aquila, 15 nov. – “Questa riforma fa promesse bugiarde perche’ alimenta una speranza di cambiamento epocale che poi nella pratica non c’e’. Si individua un Senato androgino del quale non e’ chiaro come venga definita la rappresentanza e quale funzione svolga. In realta’, sganciato dalla fiducia al governo, un Senato cosi’ concepito diventa una mina vagante che finisce per complicare piuttosto che semplificare l’iter legislativo, ammesso che in Italia la velocita’ nella produzione legislativa sia un problema”. Lo ha dichiarato il vicesegretario Udc Giuseppe De Mita intervenendo questa mattina ad una conferenza stampa a L’Aquila promossa dal coordinamento regionale Udc Abruzzo per illustrare le ragioni del no al referendum del 4 dicembre prossimo. Alla conferenza stampa hanno partecipato Marco Martino, coordinatore nazionale dei Giovani Udc, Enrico Di Giuseppantonio, coordinatore regionale del partito, il coordinatore regionale Giovanile Riccardo Cicchetti, i segretari delle province abruzzesi Lino Cipolloni, Andrea Buracchio e Valter Cozzi, il segretario cittadino di L’Aquila Luciano Bontempo. (AGI
“La riforma cancella la burocrazia? – ha aggiunto De Mita – No, nel testo approvato non c’e’ niente che faccia riferimento alle istituzioni della burocrazia. La riforma riduce i costi della politica? Si’, ma si tratta di una riduzione minima ed illusoria. Mi domando allora perche’ il Pd si sia rifiutato di discutere la proposta di legge del M5S sulle indennita’ dei parlamentari. La gente deve sapere che quella legge, che io non condivido e che non avrei votato, portava ad una riduzione dei costi superiori a quella prevista con la riforma”. “In un Paese gia’ diviso e lacerato – ha cosi’ concluso il vicesegretario Udc – il referendum introduce un’altra divisione che non serviva. La personalizzazione del voto sulla sua persona cosi’ fortemente voluta da Renzi che ha inteso fare del referendum un plebiscito sul governo generera’ una condizione di incertezza e di instabilita’. All’indomani del referendum avremo un Paese ulteriormente diviso. E dovremo, percio’, lavorare per recuperare faticosamente una condizione di unita’”. Marco Martino sottolinea “come questa riforma pasticciata tradisce le aspettative del territorio, emarginando soprattutto le periferie”.
IL COORDINATORE NAZIONALE MARCO MARTINO A RAI 3 PARLAMENTO PER IL CONFRONTO SUL NO AL REFERENDUM
Ribadiamo un secco no al prossimo referendum previsto per il 4 Dicembre. Un no sui contenuti e non sulle demagogie populiste di Renzi.
mercoledì 9 novembre 2016
MARTINO ( GIOVANI UDC ) : L' ELEZIONE A SEGRETARIO REGIONALE DELL' UDC CAMPANIA DI GIUSEPPE DE MITA MOTIVO DI ORGOGLIO
Roma – “Esprimo a nome mio personale e del movimento giovanile nazionale dell’UDC, le più vive congratulazioni all’On Giuseppe De Mita, per l’elezione a segretario regionale campano che la qualificata assise congressuale di ieri ha voluto porre in lui.
Le grandi capacità, passione caratura politica e spirito popolare, entusiasmeranno da oggi in poi, i Giovani campani, nel loro percorso formativo cristiano e democratico, per divenire ben presto classe dirigente, di alto spessore politico.
Con questo mandato congressuale, siamo certi che in Campania ci sia, d’ora in avanti, una fattiva collaborazione tra il movimento giovanile e la segreteria regionale, proprio come instaurata da Giuseppe De Mita con il movimento giovanile nazionale, che gli riconosce gratitudine per il contributo valoriale e concreto dato fino ad ora ai Giovani UDC che rappresento, al Partito ed al Parlamento Italiano”.
Così Marco Martino (Coordinatore Nazionale Giovani Udc) in una nota.
domenica 6 novembre 2016
IL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO INTERVIENE AL CONGRESSO REGIONALE UDC CAMPANIA
Il Coordinatore Nazionale Giovani Udc Marco Martino è intervenuto al congresso regionale udc in Campania che ha visto l' elezione di Giuseppe De Mita a nuovo Segretario Regionale.
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