VIBO VALENTIA -Concordo a pieno con le modifiche statutarie adottate dal consiglio regionale in merito alla riforma dello Statuto, riforma responsabilmente realizzata che mira a garantire il principio del normale funzionamento degli organi dell’Assemblea legislativa, atteso che la riduzione dei consiglieri regionali, da 50 ridotti a 30, comporterebbe la paralisi dei lavori delle Commissioni permanenti e di conseguenza delle stesse funzioni, costituzionalmente garantite, del Consiglio regionale nel caso in cui il Presidente della Regione dovesse nominare quali assessori soltanto membri del Consiglio stesso”. Concordo sopratutto con le parole del presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, che ha tenuto a chiarire ulteriormente la posizione assunta dal Consiglio regionale: “Oltre all’utilità funzionale, per l’Assemblea legislativa, del consigliere supplente, in una regione che con una popolazione di poco inferiore ai 2 milioni di abitanti si è vista tagliare ben 20 consiglieri regionali. Credo infine che il taglio dei consiglieri abbia significato un gesto antidemocratico da parte del governo. Non penso assolutamente infatti che la calabria possa essere rappresentata in consiglio con soli 30 deputati regionali e cioè lo stesso numero dei parlamentari eletti ogni rinnovo di legislatura. Tutto ciò se pensiamo ai fiumi di denaro che a breve dovranno essere spesi per la calabria in virtù dei fondi europei che rappresenteranno lo sbocco più importante vista la grave situazione economica della nostra regionale. Non posso pensare che a decidere le sorti della calabria siano solo 30 consiglieri regionali, ecco perchè credo che la Posizione del Governo sulla legge elettorale regionale sia assolutamente pretestuosa e parziale.
sabato 5 luglio 2014
IL COORDINATORE REGIONALE DEI GIOVANI UDC CALABRIA MARCO MARTINO INTERVIENE SULLA LEGGE ELETTORALE REGIONALE
VIBO VALENTIA -Concordo a pieno con le modifiche statutarie adottate dal consiglio regionale in merito alla riforma dello Statuto, riforma responsabilmente realizzata che mira a garantire il principio del normale funzionamento degli organi dell’Assemblea legislativa, atteso che la riduzione dei consiglieri regionali, da 50 ridotti a 30, comporterebbe la paralisi dei lavori delle Commissioni permanenti e di conseguenza delle stesse funzioni, costituzionalmente garantite, del Consiglio regionale nel caso in cui il Presidente della Regione dovesse nominare quali assessori soltanto membri del Consiglio stesso”. Concordo sopratutto con le parole del presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, che ha tenuto a chiarire ulteriormente la posizione assunta dal Consiglio regionale: “Oltre all’utilità funzionale, per l’Assemblea legislativa, del consigliere supplente, in una regione che con una popolazione di poco inferiore ai 2 milioni di abitanti si è vista tagliare ben 20 consiglieri regionali. Credo infine che il taglio dei consiglieri abbia significato un gesto antidemocratico da parte del governo. Non penso assolutamente infatti che la calabria possa essere rappresentata in consiglio con soli 30 deputati regionali e cioè lo stesso numero dei parlamentari eletti ogni rinnovo di legislatura. Tutto ciò se pensiamo ai fiumi di denaro che a breve dovranno essere spesi per la calabria in virtù dei fondi europei che rappresenteranno lo sbocco più importante vista la grave situazione economica della nostra regionale. Non posso pensare che a decidere le sorti della calabria siano solo 30 consiglieri regionali, ecco perchè credo che la Posizione del Governo sulla legge elettorale regionale sia assolutamente pretestuosa e parziale.
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