“I recenti fatti accaduti in Calabria legati ad alluvioni, alle esondazioni ed al mancato monitoraggio e cura del territorio necessitano immediata attenzione, allo scopo di valutare l’entità del problema e mettere in campo le opportune soluzioni - dichiara in una nota Alessio Filippone responsabile Giovani Udc di Lamezia Terme. In tal senso merita immediata attenzione lo stato dei numerosi bacini idrici presenti anche sul territorio lametino, i quali sono soggetti a folta vegetazione e scarsa manutenzione.
Questo atavico stato di cose unito alla possibile presenza di forti precipitazioni può rappresentare un serio pericolo per il territorio e la collettività. Va però sottolineato che gli strumenti normativi attualmente vigenti possono rappresentare una possibile efficace soluzione a questi seri problemi”. “Di recente il Consiglio Regionale - prosegue Filippone - ha approvato la legge n 16/10^, recante modifiche ed integrazione alla legge regionale 16 Aprile 2002 n 19 "Legge urbanistica in Calabria". Si tratta dei cosiddetti "contratti di fiume" riguardanti l'evoluzione naturale del quadro normativo ed europeo consolidatasi attraverso importanti Direttive comunitarie - quali la Direttiva sulle acque 2000/60 CE, la Direttiva 2003/35/CE, la Direttiva 2001/42/CE sulla valutazione ambientale e strategica - recepite queste in Italia attraverso la D.lgs. 152/2006 recanti norme in materia di prevenzione e riduzione inquinamento. I "contratti di fiume" sono un utile strumento per la “governance” dei territori che deve essere finalizzata ad una programmazione e partecipata volta alla prevenzione del dissesto idrogeologico, alla tutela dei territori, alla riqualificazione dei sistemi ambientali, alla migliore fruizione turistico ambientale, alla repressione degli inquinanti nei corsi d'acqua, allo scongiurare possibili esondazioni.
I “contratti di fiume” possono essere realizzati con il coinvolgimento di attori pubblici e privati, amministrazioni comunali, imprese, associazioni e cittadini, attraverso procedure di autofinanziamento oppure per mezzo di risorse politiche regionali di investimento (fondi strutturali europei e fondi Fas)”. “Sarebbe pertanto utile - conclude - ed importante istituire, in tempi rapidi, anche presso il Comune di Lamezia Terme, un tavolo tecnico per una pronta programmazione in tal senso. Abbiamo un'ottima occasione per tutelare al meglio le nostre risorse idriche e potremmo essere tra i primi a usare in Calabria questi strumenti. Sono certo che sapremo trarne frutto”. ( Il Lametino )
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