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giovedì 17 novembre 2016

IL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO : I CENTRISTI UNICA VERA ALTERNATIVA AL POPULISMO ED ALL' ESTREMISMO



ROMA-In visione della situazione economica, sociale e morale che vive quotidianamente il nostro Paese, ci sentiamo nel pieno dovere etico della politica di esprimere pochi ma chiari concetti sulla caduta degenerativa della politica italiana, che è dettata naturalmente, da un clima di devastante disagio del Paese. Come coordinamento nazionale del movimento giovanile dell'UDC, facciamo nostre, le preoccupazioni del popolo, siamo convinti che la nostra è una proposta concreta e coerente, con i valori, l'identità e la cultura che portiamo avanti con estrema tenacia e passione, che concerne e non discende da una missione cristiana, portatrice di democrazia, libertà e benessere sociale della comunità. Il paradosso della politica, lo si raggiunge nell'orizzonte di una visione ampia e attenta dei governi nazionali fino a circa trent'anni fa, agli attuali governi degli stati europei, che segnano governi stabili, vicini ai cittadini, di grande aiuto per la crescita caratteristicamente popolare, per l'abbattimento di barriere finanziarie, che bloccano i principi della solidarietà e del pieno rispetto dei singoli diritti individuali. Stiamo vivendo in questo periodo storico in Italia, una protesta costante dei ceti medi e dei ceti bassi, uno scollamento tra istituzioni e cittadini, che stanno provocando segnali di allarme nei Paesi che vi erano fondatori della stessa Europa, ma seriamente preoccupante è la situazione italiana, dove non si vedono spiragli di cambi di rotta con visioni programmatiche serie, su cui ne da triste conferma la grave crisi contemporanea. Un altro passo indietro è stato compiuto con la disgregazione della famiglia tramite atti di governo e con voti di fiducia, questo dimostra che quando la delegazione democratico cristiana è debole numericamente, i populismo e la disfatta sono dietro l'angolo. La famiglia può e deve ancora rappresentare un'ancora di salvezza per la società italiana, se si interviene non delegittimandola ma aiutandola concretamente con leggi forti a suo vitale sostegno. Oltre alla famiglia, la difesa della democrazia dovrà avvenire tramite il rispetto e l'applicazione seria della costituzione italiana. I populismi si affacciano al Paese, come unica finta risposta, ma rappresentano una vera minaccia da osteggiare, di questi, non bisogna solo portare la concezione come forze di opposizione in Parlamento, ma soprattutto ben più grave e pericoloso, vi è il populismo di chi governa, annuncia anche con estrema arroganza, ed a questi slogan non da seguito ai fatti che l'Italia ha essenzialmente bisogno. L'unica alternativa a questa sciagura dunque, la sola possibile, è di un centro che abbia la responsabilità di governare, che guardi al Paese con la forza dei fatti. Un centrismo che metta radici profonde sulla sovranità popolare, in modo da recare momenti di unione nazionale e speranza al popolo italiano. Il futuro non è gia scritto, e dovrà ripartire dal popolarismo italiano, come l'unica onorata e gloriosa storia ci insegna.

NO REFERENDUM, IL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO INTERVERRA' IL PROSSIMO 20 NOVEMBRE A CASSANO ALLO IONIO





I GIOVANI UDC VISITANO LE ZONE COLPITE DAL SISMA



Una delegazione dei giovani udc con a capo il coordinatore nazionale Marco Martino ed il coordinatore regionale giovani abruzzo Riccardo Cicchetti, si sono nei pressi delle zone colpite dal sisma. Ci piange il cuore ha affermato Martino, vedere tale desolazione ci pone in una condizione di non tranquillità. L' esempio più grande proviene dai cittadini che stanno dimostrandoci una lezioni di vita anche in momenti come questi. Ha concluso Martino: noi non li abbandoneremo. Nel nostro piccolo insieme al movimento giovanile adotteremo forti politiche di vicinanza e sostegno. Non li lasceremo soli questa è una promessa.

IL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA STAMPA SUL NO AL REFERENDUM DI DICEMBRE




 L’Aquila, 15 nov. – “Questa riforma fa promesse bugiarde perche’ alimenta una speranza di cambiamento epocale che poi nella pratica non c’e’. Si individua un Senato androgino del quale non e’ chiaro come venga definita la rappresentanza e quale funzione svolga. In realta’, sganciato dalla fiducia al governo, un Senato cosi’ concepito diventa una mina vagante che finisce per complicare piuttosto che semplificare l’iter legislativo, ammesso che in Italia la velocita’ nella produzione legislativa sia un problema”. Lo ha dichiarato il vicesegretario Udc Giuseppe De Mita intervenendo questa mattina ad una conferenza stampa a L’Aquila promossa dal coordinamento regionale Udc Abruzzo per illustrare le ragioni del no al referendum del 4 dicembre prossimo. Alla conferenza stampa hanno partecipato Marco Martino, coordinatore nazionale dei Giovani Udc, Enrico Di Giuseppantonio, coordinatore regionale del partito, il coordinatore regionale Giovanile Riccardo Cicchetti, i segretari delle province abruzzesi Lino Cipolloni, Andrea Buracchio e Valter Cozzi, il segretario cittadino di L’Aquila Luciano Bontempo. (AGI
“La riforma cancella la burocrazia? – ha aggiunto De Mita – No, nel testo approvato non c’e’ niente che faccia riferimento alle istituzioni della burocrazia. La riforma riduce i costi della politica? Si’, ma si tratta di una riduzione minima ed illusoria. Mi domando allora perche’ il Pd si sia rifiutato di discutere la proposta di legge del M5S sulle indennita’ dei parlamentari. La gente deve sapere che quella legge, che io non condivido e che non avrei votato, portava ad una riduzione dei costi superiori a quella prevista con la riforma”. “In un Paese gia’ diviso e lacerato – ha cosi’ concluso il vicesegretario Udc – il referendum introduce un’altra divisione che non serviva. La personalizzazione del voto sulla sua persona cosi’ fortemente voluta da Renzi che ha inteso fare del referendum un plebiscito sul governo generera’ una condizione di incertezza e di instabilita’. All’indomani del referendum avremo un Paese ulteriormente diviso. E dovremo, percio’, lavorare per recuperare faticosamente una condizione di unita’”. Marco Martino sottolinea “come questa riforma pasticciata tradisce le aspettative del territorio, emarginando soprattutto le periferie”.

IL COORDINATORE NAZIONALE MARCO MARTINO A RAI 3 PARLAMENTO PER IL CONFRONTO SUL NO AL REFERENDUM


Ribadiamo un secco no al prossimo referendum previsto per il 4 Dicembre. Un no sui contenuti e non sulle demagogie populiste di Renzi.

mercoledì 9 novembre 2016

MARTINO ( GIOVANI UDC ) : L' ELEZIONE A SEGRETARIO REGIONALE DELL' UDC CAMPANIA DI GIUSEPPE DE MITA MOTIVO DI ORGOGLIO



Roma – “Esprimo a nome mio personale e del movimento giovanile nazionale dell’UDC, le più vive congratulazioni all’On Giuseppe De Mita, per l’elezione a segretario regionale campano che la qualificata assise congressuale di ieri ha voluto porre in lui.
Le grandi capacità, passione  caratura politica e spirito popolare, entusiasmeranno da oggi  in poi, i Giovani campani, nel loro percorso formativo cristiano e democratico, per divenire ben presto classe dirigente, di alto spessore politico.
Con questo mandato congressuale, siamo certi che in Campania ci sia, d’ora in avanti, una fattiva collaborazione tra il movimento giovanile e la segreteria regionale,  proprio come instaurata da Giuseppe De Mita con  il movimento giovanile nazionale, che gli riconosce gratitudine per il contributo valoriale e concreto dato fino ad ora ai Giovani UDC che rappresento, al Partito ed al Parlamento Italiano”.
Così Marco Martino (Coordinatore Nazionale Giovani Udc) in una nota.


domenica 6 novembre 2016

IL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO INTERVIENE AL CONGRESSO REGIONALE UDC CAMPANIA









Il Coordinatore Nazionale Giovani Udc Marco Martino è intervenuto al congresso regionale udc in Campania che ha visto l' elezione di Giuseppe De Mita a nuovo Segretario Regionale.

lunedì 24 ottobre 2016

IL COORDINATORE NAZIONALE DEI GIOVANI MARCO MARTINO ALLA FESTA DELL' AMICIZIA; I MOMENTI SALIENTI






Ad una piazza davvero gremita a San Giorgio Ionico (TA), ho detto ai miei giovani di non svendere i propri valori e di puntare sulla meritocrazia. ( Marco Martino Coordinatore Nazionale Udc )

martedì 18 ottobre 2016

FESTA DELL' AMICIZIA UDC SAN GIORGIO IONICO (TA), MARCO MARTINO PARTECIPERA' AL DIBATTITO PUBBLICO ORGANIZZATO


Il Coordinatore Nazionale Giovani Udc Marco Martino parteciperà al dibattito pubblico organizzato in occasione della " Festa dell' Amicizia " che si svolgerà sabato 22 Ottobre a San Giorgio Ionico TA 

UN GRANDE SUCCESSO L' INCONTRO SUL REFERENDUM DEI GIOVANI UDC






Lamezia Terme - La mobilitazione dei giovani dell’UDC per il NO al referendum del 4 dicembre, si è accesa con l’incontro-dibattito tenuto a Lamezia Terme all’indomani del meeting nazionale di Gallipoli. Francesco Talarico, componente del Direttivo Nazionale Udc, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, il professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato dell’Università del Salento, Luigi Melica e il Deputato di Forza Italia, Roberto Occhiuto sono intervenuti all’incontro. Marco Follini, invece, ha svolto un’analisi sui limiti della riforma costituzionale.

La carta Costituzionale, il Referendum e la riforma che ne conseguirebbe sono stati gli argomenti trattati nel corso dell’incontro che hanno dato spazio a diverse riflessioni tecniche al tavolo dei lavori. L’On. Francesco Talarico ha aperto l’incontro/dibattito focalizzandosi subito su un’Italia spaccata a metà – sul SI e sul No – e questa situazione continua “è un’anomalia, perché l’idea che una riforma dovrebbe avere è una convergenza di tutte le forze politiche e sociali del paese, invece ci troviamo in una situazione in cui il paese è spaccato a metà. L’abbinamento Legge elettorale e riforma costituzionale rappresenta il pericolo maggiore per la nostra democrazia”. L’On. Talarico sottolinea anche come il Presidente del Consiglio abbia “personalizzato questa campagna elettorale in quanto non solo all’inizio abbia ben messo in evidenza che se avesse vinto il NO si sarebbe dimesso, ma che viene utilizzato qualsiasi mezzo ed espediente come riforme ad hoc pur di prendere voti favorevoli come riforme pensioni, riforme lavoro”.Marco Martino – coordinatore nazionale giovani UDC – parla ai presenti aspettando l’appuntamento del 4 dicembre, affermando “tutti noi dovremmo essere assolutamente presenti e dimostrare con i fatti ma soprattutto con i dati che il presidente Talarico e gli altri ci hanno illustrato che il referendum del 4 Dicembre è decisamente una data su cui dobbiamo riflettere molto e votare con consapevolezza un convinto NO”. Martino sottolinea poi, “come movimento giovanile stiamo conducendo una grande battaglia su tutto il territorio nazionale, spiegando a chiare note le motivazioni del NO e le conseguenze di un eventuale vittoria del SI. Questa dunque pensiamo che non sia una battaglia ad personam contro Renzi oppure politica ma è una battaglia a difesa della nostra Costituzione”.
Il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, ha fatto un lungo excursus  su quali potrebbero essere i punti problematici di questa riforma riassumibili nell’espressione: “la riforma costituzionale non va a risolvere i principali problemi per cui è stata pensata”. Mirabelli continua affermando che “il problema dell’iter legislativo non è legato inevitabilmente al bicameralismo paritario, ma dipende dalla politica. La possibilità ‘ibrida’ che la riforma opta per il Senato non supererebbe del tutto l’attuale situazione e apre il rischio di un’opposizione istituzionale da parte dei rappresentanti regionali”. A chiudere i lavori, l’On. Marco Follini che in cinque punti illustra ai presenti le ragioni del NO. “Al primo posto c’è la costituzione, il cittadino che deve andare a votare e un governo che deve togliersi la maschera della furberia” afferma Follini.

giovedì 13 ottobre 2016

MARTINO ( GIOVANI UDC ), GARANZIA GIOVANI UN BLUFF



Giovani calabresi non pagati da circa 600 giorni. Una storia triste, che vede protagonista una delle parti più deboli della società, i giovani. Vi chiederete chi sia questo cattivo imprenditore, invece parliamo proprio della maggiore istituzione calabrese, la Regione Calabria. Con tagli di nastri e politici da ringraziare, era cominciata col botto la grande farsa del progetto “garanzia giovani”, peccato però, nonostante il silenzio assordante dei vertici di rappresentanza governativa regionale, ovvero il Presidente Mario Oliverio e l’assessore di riferimento Federica Roccisano,che detiene senza farne buon uso, le deleghe importantissime per la mostra Regione, ovvero welfare e politiche giovanili. I Giovani calabresi, che hanno prestato lavoro nelle attività delle aziende concernente il programma promosso a bando finanziato dalla Ue, Garanzia Giovani Calabria, inaugurato con tour in tutta la Calabria, che chiamammo pubblicamente vista la modalità, come ritorno del programma televisivo stranamore, dall’allora Assessore Carlo Guccione, e proseguito nel merito della propaganda costante dal successore Roccisano, si definiscono al termine, un grande bluff. Lo dice  Marco Martino, coordinatore nazionale giovanile dello scudocrociato.
Il progetto. “Giovani lavoratori con un stipendio nel netto intorno ai 400 euro, che comprende una prestazione di 30 ore settimanali, alla ricerca di una possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, che nel concreto delle aspettative salariali, li vede fermi al palo da ben 600 giorni. Ai giovani calabresi, viene rimproverato piu volte da parte di questa classe dirigente, di attivarsi nel mercato del lavoro, del sociale e della cultura, ma anche questa volta , gli stessi giovani hanno dovuto fare i conti, con renumerazioni non arrivate e con una politica farsa, di false promesse, e lontane anni luce dalla nostra visione del rispetto da nutrire e promulgare nei confronti di lavoratori, specialmente se questi, sono alla prima prestazione. Dell’impegno sul campo occupazionale in visione da maturare concreta esperienza nella posizione ricoperta, nell’ avvio di percorsi di formazione della stessa, e di aggiornamenti anche innovativi nei vari settori dove i giovani si sentono maggiormente predisposti, con grande passione, sacrificio e voglia di imparare all’interno delle aziende. Oltre ad essere un giovane, immedesimandomi nella vicenda di molti coetanei, devo ahimè quasi sfortunatamente affermare di averci visto lungo, quando nella sede del T Hotel di Catanzaro, giorno 22 marzo c.a., siamo stati chiamati ad esprimere il nostro parere agli Stati Generali Dei Giovani, promosso dall’Assessore Roccisano”.
Il dissenso. “Ho pubblicamente espresso il mio puntuale disaccordo su tutto il percorso intrapreso e soprattutto per la fase del Garanzia Giovani, dove nonostante il mio appello, l’Assessore e il tecnico di riferimento inviato dal Governo, non hanno fatto mancare anche in quella
circostanza al progetto, illusioni e rassicurazioni sul saldo salariale, allora in debito di pochi mesi, oggi ampiamente sforato. Questa nostra battaglia, non deve divenire organo di dibattito strumentale tra partiti, ma che si sappia, terminerà solo quando, magari affiancandoci anche ad altre forze politiche, in termini di apertura con tutti i movimenti
soprattutto giovanili, anche di maggioranza, riusciremo a far sentire la nostra voce, la voce di chi ha subito questa enorme ingiustizia, la voce promulgata del movimento giovanile dell’UDC, con pieno riferimento anche al Governo Nazionale guidato da Matteo Renzi, che dovrebbe, in tutela di quanto sancito dalla costituzione, correre in soccorso ad una Regione che, anche in questa circostanza, mostra tutti i suoi limiti, le sue debolezze e incapacità di governare con regolarità, serietà e rispetto”.

I GIOVANI UDC PER IL NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE



giovani dell'UDC si mobilitano per il NO al referendum del 4 dicembre. L'iniziativa si svolgerà in Calabria: l'appuntamento in agenda è fissato lunedì 17 Ottobre a partire dalle ore 17,30, presso il T Hotel Lamezia a Feroleto Antico (Località Garrubbe, S.S. 280), dove si terrà un incontro-dibattito sul NO al referendum promosso dai Giovani dello Scudo crociato e dal loro coordinatore nazionale, Marco Martino. All’incontro, aperto al pubblico, interverranno, fra gli altri l’onorevole Francesco Talarico, componente del Direttivo Nazionale Udc, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, il Professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato dell’Università del Salento, Luigi Melica e il Deputato di Forza Italia, Roberto Occhiuto.
L’analisi conclusiva degli enormi limiti della riforma costituzionaleverrà svolta dall’onorevole Marco Follini. A dirigere i lavori dell'iniziativa targata Udc sarà l'ex Presidente del Consiglio regionale della Calabria Talarico,secondo cui "sarà un'importante occasione per approfondire le ragioni del No e valutare tutte le criticità di una riforma che, già sul nascere, necessita di essere riformata". In vista del referendum costituzionale che si terrà il 4 dicembre, l'Udc sta assumendo diverse iniziative in tutta Italia "per affrontare i contenuti sbagliati di una riforma che, abbinata all’Italicum, metterebbe seriamente a rischio la tenuta democratica del nostro Paese".

giovedì 29 settembre 2016

REFERENDUM, INIZIA IL TOUR DEI GIOVANI UDC. IL COORDINATORE NAZIONALE MARCO MARTINO FARA' TAPPA NELLE REGIONI DEL BEL PAESE



“Incontrerò il movimento giovanile dell’Unione di Centro di tutta Italia, farò tappa in ogni città dove sarò chiamato, con i giovani e per i giovani, cercherò di sensibilizzare il NO al referendum costituzionale del 4 Dicembre 2016. E’ un tema che riguarda la democrazia, rappresentanza e riequilibrio dei poteri, inoltre come da insegnamento degli scritti di Don
Luigi Sturzo, questa riforma piega il regionalismo accentrando un’enorme numero di poteri inconstranti ed incontrastabili del futuro Stato centrale voluto dal Premier Matteo Renzi. Nel merito, voglio dare qualche esempio, per confermare la nostra idea, che rispecchia quella del Segretario Nazionale Lorenzo Cesa e della Direzione Nazionale del mio partito, sul no al quesito referendario. Comincio col dire che il bicameralismo, qualora ce ne fosse bisogno, non verrà superato, ricordando inoltre che la modica costituzionale sul pareggio di bilancio è stata fatta in meno di 3 mesi”.

Lo scrive in una nota il coordinatore nazionale dei giovani Udc che prosegue:  “La ragioneria dello Stato, con un documento controfirmato dal Ministro Boschi dimostra solo 50 milioni di costi ricavati. Limitata la partecipazione popolare alla vita politica del Paese, per richiedere referendum abrogativi le firme richieste aumentano da 500 mila a 800 mila, e per le firme richiedenti leggi di iniziativa popolare, questo testo, triplica le firma, da 50 mila a ben 150 mila. Inoltre una legge elettorale pasticciata, quasi bolscelvica, un ballottaggio che metterebbe da un lato i guelfi e da un lato i ghibellini, mentre proprio a pochi giorni dal centenario di nascita, dello statista democristiano Aldo Moro, è vivio ancora nel ricordo la sua perseveranza di confronto e di dialogo anche tra partiti politici diversi, per il raggiungimento per benessere sociale, etico e morale dello Stato. A riguardo delle leggi in Parlamento, un progetto politico autoritario, perchè i disegni di legge governativi avranno una corsia preferenziale, con data certa, che invece non troveremmo per le leggi di iniziativa parlamentare. Infine, ma non per ultimo, un decentramento assordante che ci porta indietro rispetto al decentramento ed alle battaglie democratiche cristiane di forte interesse governativo territoriale. Concludo con il monito che, a quel tempo, ci fece la Democrazia Cristiana, in vista di argomenti riguardanti qualche migliroamento in Costituzione, per garantire la piu ampia democrazia, i banchi del Parlamento erano vuoti, per darepiene potere al Parlamento, delegato tramite una legge elettorale proporzionale e con il voto di preferenza, dal popolo italiano. Invece, in questo caso i banchi del Governo, dettavano linee con colpi di fiducia abominevoli per il ruolo del Parlamento Italiano, anche se non incentrata nel referendum, sul perverso DL Cirinnà. Dopo questi brevi passaggi, resto a disposizone del mio partito e delle sezioni giovanili per incontrare quanti più vorranno dibattere sul referendum costituzionale, avviando un tour che mi renderà amichevole e umile ospite nelle loro sedi”.

domenica 25 settembre 2016

MESSAGGIO DEL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO PER LA RICORRENZA DEI 100 ANNI DI ALDO MORO



Cari amici,
Innanzitutto vi ringrazio, mi congratulo con tutti i giovani del Partito, che con grande caparbietà hanno saputo cogliere il vero fondamento di questa manifestazione, che si richiama al percorso guidato da S.E. Cardinal Bagnasco, ovvero un risveglio delle coscienze contro il totalitarismo culturale. Nel corso del mio percorso politico all'interno dell'UDC, mi sono trovato molte volte preso dalla figura dello statista Aldo Moro, dai racconti dei più anziani che lo hanno conosciuto e sostenuto, ma anche da noi giovani, perché riteniamo la sua storia ricca di passione, coraggio e di grande persuasione del dialogo e del confronto. Il Presidente Moro, amava lo scudo crociato, la sua stessa vita fu segnata da questo suo amore, e mai rinunciò al suo impegno ideale nel corso dei suoi 61 anni di vita, co,Police anche la grande intesa con la base del Partito, l'associazionismo cattolico popolare ed i corpi intermedi. Con un sguardo al passato, noi stiamo cercando di scrivere il futuro, più che mai attuale il pensiero politico di Moro, uomo delle istituzioni, dal forte dialogo anche tra forze ostili e avversarie, ma mai avverse dal punto di vista umano, facendo così emergere, cosi, nel quadro nazionale, la mediazione della politica ed il coinvolgimento alla vita pubblica della maggioranza delle forze governative e di opposizione del nostro Paese. Oggi assistiamo purtroppo, ad una riforma costituzionale fatta a colpi di maggioranza, mentre la Dc, forte dei suoi ideali cristiani, quando pensò e propose di modificare alcuni articoli della costituzione, lasciò vuoti gli scranni di Governo, perché il dibattito politico era esclusivamente parlamentare. Con queste mie parole, amici del movimento giovanile, io vi lasciò guidare dalla storia dello statista Aldo Moro, che oltre ad essere più volte presidente del consiglio, fu Presiedente della Democrazia Cristiana, che resta per noi redetentore dei nostri valori, dalla nostra cultura e dei nostri ideali. Fisicamente le brigate rosse, hanno potuto anche uccidere Aldo Moro, ma eticamente, culturalmente e spiritualmente, vive nelle nostre vite giorno dopo giorno. Una grande storia ci illuminerà lungo il viaggio della mia guida a coordinatore del movimento giovanile dello scudocrociato, la storia di Aldo Moro. Le numerose lettere di Moro nel giorno del centenario dalla sua nascita, consegnateci dalle sezioni giovanili e che pubblicheremo questa sera, sono ricche di storia, cultura e tradizione e si avvolgono nella forza e convinta decisione di perseguire sempre più i nostri ideali democratici Cristiani.

Marco Martino (Coordinatore Nazionale Giovani UDC

domenica 11 settembre 2016

L' INTERVENTO DEL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI MARCO MARTINO ALLA FESTA UDC





Da oggi l' udc rinasce. Dovrà battersi per quei valori che sono sempre più in pericolo quali la famiglia. Da oggi dovrà iniziare un nuovo percorso anteponendo all' interesse del singolo, quello di un' intera nazione. ( Marco Martino )

REPORTAGE FESTA NAZIONALE UDC GALLIPOLI 2016