Bene l' emergenza neve, ma che ad una situazione drammatica durata circa 10 ore dovessero seguire le menzogne di chi è predisposto a tutelare ed a garantire un serivizio mi sembra scorretto e di una bassezza inaudita. Quando accaduto ieri sull' Autostrada A3 è davvero ridicolo. Il gelo, la neve, i bambini le famiglie, come si fa a non avere un cuore? In tempi evoluti dove queste situazioni dovrebbero rappresentare il lato più misero dei problemi che la Calabria possiede, ci ritroviamo invece ad affrontarli come se fossero questioni apocalittiche gravi anche per l' incolumità di centinaia di persone che erano alla guida della propria autovettura e che si sono dovute scontrare contro un' attesa infinita e temperature sotto lo 0. Vi era anche chi appena dimesso dal nosocomio ospedaliero o chi recava condizioni di salute davvero precarie. Noto con piacere che il vero intento fosse quello di inaugurare la Cittadella regionale alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella. Ma dove viviamo e sopratutto quale proposte concediamo al Presidente Sergio Mattarella che il prossimo 30 Gennaio sarà in Calabria per l' inaugurazione della faraonica infrastruttura regionale, un nastro ? Solo un nastro tricolore che rappresenta il nostro paese vuoto però di contenuti e sopratutto di capacità nell' affrontare le vere problematiche che attanagliano la nostra regione. Quanto si è millantato ma sopratutto quante le promesse fatte dagli organi preposti. A noi cosa ci restano le chiacchiere e le bugie di chi pensa che le vite umane possano essere sostituite con delle parole incoraggianti? Ed al resto chi ci pensa? Ma sopratutto alla Regione Calabria, dove si scoprono solo ora gli attacchi del governatore regionale contro Anas. Mi domando se esista un piano di emergenza neve regionale con conseguente finanziamento di somme di denaro che possano intervenire nelle situazioni lacunose come queste. Mi domando se sia mai stato stabilito o se qualche volta se ne sia solo parlato o minimamente accennato. Una certa e netta condanna la si deve ad Anas ma la vera condanna va alla politica che ancora una volta ha dimostrato la sua pesante assenza, una assenza che avrebbe potuto causare numerose vittime per colpa di qualche fiocco di neve in più del solito. Ad Oliverio chiediamo un cambio di marcia che sia fatto di concretezze e non di proclami basici che non corrispondono a realtà veritiere. Un cambio di rotta essenziale che non può certo farsi attendere perchè noi saremo pronti a battagliare..
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