Dopo le affermazioni pronunciate durante l'intervista fatta al consigliere regionale Michele Mirabello, presidente commissione sanità, inizio purtroppo ad avere serie perplessità sulla concreta costruzione del nuovo nosocomio ospedaliero Vibonese. La struttura infatti avrebbe dovuto già da tempo vedere la luce, almeno stando alle parole del governatore Oliverio il quale spesso durante i suoi discorsi, sempre ricchi di sole vane promesse, aveva più volte annunciato l'imminente inizio dei lavori. Così non è stato anzi, ad oggi stando allo Stato confusionale di Mirabello la realizzazione dell'importante opera sembrerebbe non solo allontanarsi di gran lunga nel tempo, ma quasi del tutto irrealizzabile. Le risposte fornite dal consigliere Mirabello ci sembrano completamente inadeguate ed insufficienti come se si volesse parlare di soli fatti trascendentali e non di servizi essenziali per il territorio ed i suoi cittadini, anche alla luce dell'ultimo rapporto della Svimez che ci colloca lontani anni luce per quanto concerne le strutture sanitarie presenti in Calabria che o sono fatiscenti o presentano gravi carenze strutturali. Mancanza di servizi inadeguati, tagli indiscriminati ed interi territori abbandonati a se stessi specialmente nelle zone interne. Chi non ricorda infatti i proclami di Oliverio e del suo partito prima delle elezioni regionali contro la giunta Scopelliti quasi colpevole ,almeno secondo costoro ,di aver distrutto la sanità in Calabria; aggiungendo subito dopo che in caso di vittoria elettorale loro, avrebbero quasi dato vita dal punto di vista della fruizione dei servizi specialistici e sanitari, ad una nuova valle dell'eden. Esprimiamo grande perplessità e preoccupazione avendo ascoltato l'intervista di Mirabello, ma al contempo ci chiediamo come mai dopo tanto tempo per giustificare il mancato avvio dell'opera si tirano fuori motivazioni incredibili e fantasiose come pericoli di dissesto idrogeologico incombenti su quell'area territoriale destinata alla costruzione dell'ospedale di Vibo o ad altri fattori di tale natura. Che il nostro consigliere regionale abbia forse letto solo ora le opere del famoso meridionalista e scrittore Giustino Fortunato quando parlava di sfasciume pendolo sul mare? . Diciamo questo con forte senso di responsabilità e preoccupazione anche perché non vorremmo che la giunta regionale abbia buttato la spugna a fronte della politica economica nazionale del governo Renzi il quale ha cancellato senza ombra di dubbio alcuno dalla sua agenda politica qualunque intervento a favore del mezzogiorno e della Calabria.
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