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domenica 25 settembre 2016

MESSAGGIO DEL COORDINATORE NAZIONALE GIOVANI UDC MARCO MARTINO PER LA RICORRENZA DEI 100 ANNI DI ALDO MORO



Cari amici,
Innanzitutto vi ringrazio, mi congratulo con tutti i giovani del Partito, che con grande caparbietà hanno saputo cogliere il vero fondamento di questa manifestazione, che si richiama al percorso guidato da S.E. Cardinal Bagnasco, ovvero un risveglio delle coscienze contro il totalitarismo culturale. Nel corso del mio percorso politico all'interno dell'UDC, mi sono trovato molte volte preso dalla figura dello statista Aldo Moro, dai racconti dei più anziani che lo hanno conosciuto e sostenuto, ma anche da noi giovani, perché riteniamo la sua storia ricca di passione, coraggio e di grande persuasione del dialogo e del confronto. Il Presidente Moro, amava lo scudo crociato, la sua stessa vita fu segnata da questo suo amore, e mai rinunciò al suo impegno ideale nel corso dei suoi 61 anni di vita, co,Police anche la grande intesa con la base del Partito, l'associazionismo cattolico popolare ed i corpi intermedi. Con un sguardo al passato, noi stiamo cercando di scrivere il futuro, più che mai attuale il pensiero politico di Moro, uomo delle istituzioni, dal forte dialogo anche tra forze ostili e avversarie, ma mai avverse dal punto di vista umano, facendo così emergere, cosi, nel quadro nazionale, la mediazione della politica ed il coinvolgimento alla vita pubblica della maggioranza delle forze governative e di opposizione del nostro Paese. Oggi assistiamo purtroppo, ad una riforma costituzionale fatta a colpi di maggioranza, mentre la Dc, forte dei suoi ideali cristiani, quando pensò e propose di modificare alcuni articoli della costituzione, lasciò vuoti gli scranni di Governo, perché il dibattito politico era esclusivamente parlamentare. Con queste mie parole, amici del movimento giovanile, io vi lasciò guidare dalla storia dello statista Aldo Moro, che oltre ad essere più volte presidente del consiglio, fu Presiedente della Democrazia Cristiana, che resta per noi redetentore dei nostri valori, dalla nostra cultura e dei nostri ideali. Fisicamente le brigate rosse, hanno potuto anche uccidere Aldo Moro, ma eticamente, culturalmente e spiritualmente, vive nelle nostre vite giorno dopo giorno. Una grande storia ci illuminerà lungo il viaggio della mia guida a coordinatore del movimento giovanile dello scudocrociato, la storia di Aldo Moro. Le numerose lettere di Moro nel giorno del centenario dalla sua nascita, consegnateci dalle sezioni giovanili e che pubblicheremo questa sera, sono ricche di storia, cultura e tradizione e si avvolgono nella forza e convinta decisione di perseguire sempre più i nostri ideali democratici Cristiani.

Marco Martino (Coordinatore Nazionale Giovani UDC

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